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Il Carnevale pugliese tra folclore e dolci tradizioni

Maschere, carri allegorici e giganti di cartapesta, ma anche confetti colorati dal cuore tenero.


Le tradizioni del carnevale in Puglia sono molteplici e noi di casa Mucci, questo lo sappiamo bene.


I Tenerelli Mucci® sono i confetti della tradizione del Carnevale per la loro forma i loro colori vivaci che ricordano i coriandoli. É abitudine accostare i Tenerelli Mucci® anche ad un’altra tradizione pugliese, quella della “petresciata”.

Durante il periodo carnevalesco, i fidanzati si recavano presso le case delle amate per lanciare loro i confetti. Questo rituale, simboleggiava auspicio di fertilità e prosperità per i futuri sposi.

Oggi questa tradizione è andata persa, ma i Tenerelli Mucci® continuano ad essere i dolci tipici del Carnevale, pur essendo possibile trovarli tutto l’anno.

Dal 17 gennaio, il giorno di Sant’Antonio Abate, prendono il via una serie di festeggiamenti ed ogni città rispetta la propria tradizione.


I giovedì del Carnevale


Quest’anno abbiamo voluto omaggiare con tanta dolcezza, una tradizione tutta putignanese di celebrare i giovedì: la tradizione popolare voleva infatti che tutti i giovedì del Carnevale, si tenessero balli e banchetti in maschera nei sottani del centro storico.


Da questo momento, ogni giovedì, viene rappresentata satiricamente una categoria sociale. 


Lo scopo è quello di dare a tutti i ceti sociali un giorno libero e “senza freni”, in cui tutto può essere concesso.


A seconda che il carnevale sia lungo o corto, si susseguono in un ordine assolutamente immutabile, le seguenti figure:


I monsignori, dedicato alle alte cariche della curia diocesana


I preti e le monache, le guide spirituali del paese


I Vedovi, detti anche “i cattivi”. Il loro soprannome non deriva dal sentimento di cattiveria ma bensì dal termine latino captivus, prigioniero e si riferisce alla circostanza di vedovanza che costringeva uomini e donne che avevano perso rispettivamente moglie e marito, a quattro anni di confinamento nelle proprie abitazioni. Essi erano inoltre prigionieri del dover prendersi cura da soli della propria famiglia; il giovedì diventava dunque una scusa per poter evadere dalla propria condizione di reclusione.


Gli scapoli, detti “i pazzi” ovvero i giovani non ancora sposati e quindi non legati al vincolo del matrimonio


Le donne sposate


I Cornuti, ovvero gli uomini sposati costretti alla vergogna del tradimento coniugale.

Quest’ultimo è il giovedì più atteso: dalle prime ore del mattino, sfilano per il paese in un corteo, detto “Cornèo”, decine di uomini vestiti con mantello nero, sciarpa rossa e grandi cappelli ornati da corna.

Il rituale prosegue fino alle ore 20 quando si effettua il goliardico rito del “Taglio delle corna”, atto purificatorio e spettacolo esilarante.


Tra feste, cortei, balli e divertimento si arriva al gran finale con i 365 rintocchi della Campana dei Maccheroni, un’enorme scultura di cartapesta che scandisce la fine dei festeggiamenti e l’inizio della Quaresima. 


Questa meravigliosa tradizione, che porta qui migliaia di persone nei giorni di carnevale, quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, ha costretto gli organizzatori a rimandarla.

Non ci resta che consolarci a casa, facendo scorpacciata degli inimitabili Tenerelli Mucci®, i leggendari confetti dalla formula segreta, che continuano a rallegrare le nostre casa, a Carnevale come in tutto l’anno! 

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